
La Danza Macabra (1874), composizione orchestrale del compositore ceco Camille Saint-Saëns, è una delle opere più evocative e suggestive del Romanticismo tardivo. La musica di Saint-Saëns dipinge un quadro sonoro inquietante e suggestivo, che celebra la danza macabra, un’allegoria medievale che raffigura la Morte come una figura scheletrica che trascina sia i nobili che i comuni cittadini in una danza senza fine.
Camille Saint-Saëns, nato a Parigi nel 1835, era una figura poliedrica del panorama musicale francese. Virtuoso pianista e organista, compositore prolifico, teorico della musica e direttore d’orchestra, la sua carriera si è svolta tra il Romanticismo e l’Impressionismo. Nonostante il successo di opere come L’Organo (Symphony No. 3), Le Carnaval des Animaux, e Samson et Dalila, Saint-Saëns era un critico acerrimo del movimento impressionista, guidato da Debussy e Ravel, definendo le loro opere “musicalmente vuote”. Questa ironia fa nascere un sorriso, pensando che la sua opera più celebre, Danza Macabra, con i suoi accordi audaci e i colori orchestrali intensi, preannuncia in qualche modo la ricerca armonica di quegli stessi compositori che tanto criticava.
Struttura e Temi
La Danza Macabra è un poema sinfonico strutturato in una serie di movimenti distinti, ognuno dei quali rappresenta una diversa fase della danza macabra:
- Introduzione: Un tema misterioso e lugubre introdotto dal violoncello, accompagnato da arpeggi cupi e lontani, evoca l’atmosfera irreale del cimitero.
- La Danza: L’arrivo del tema principale, un valzer irrequieto e ossessionante, scandito dalla marcia trionfale della Morte. Gli strumenti a fiato, in particolare gli oboe e i clarinetti, creano una melodia scheletrica che si snoda attraverso l’orchestra.
- Le Figure: Ogni sezione musicale successiva raffigura un personaggio storico o archetipico che viene trascinato nella danza: uno scherzo per il buffone, una ballata dolceamara per la dama, una marcia pesante per lo spadaccino.
- Il Coro: Il movimento culmina con un coro di voci umane che canta in latino la frase “Dies Irae” (Giorno d’ira), evocando la paura e l’incertezza del Giudizio Finale.
Influenze e Interpretazioni
La Danza Macabra fu ispirata da una poesia del poeta francese Henri Cazalis, intitolata Le Danse Macabre. La poesia descriveva con immagini evocative la danza macabra, un tema ricorrente nell’arte medievale e rinascimentale. Saint-Saëns si servì della poesia di Cazalis come spunto per creare una composizione musicale che trasmettesse l’atmosfera cupa e mistica dell’allegoria.
La Danza Macabra è stata interpretata in diverse maniere, dai critici musicali ai registi teatrali. Alcuni hanno visto nell’opera un’espressione di pessimismo esistenziale, mentre altri hanno sottolineato il suo carattere ironico e satirico. L’utilizzo di strumenti musicali tradizionali, come l’arpa e il pianoforte, uniti a percussioni più moderne, contribuisce a creare un suono unico e suggestivo.
L’eredità della Danza Macabra:
La Danza Macabra rimane una delle composizioni più popolari di Saint-Saëns e uno dei brani orchestrali più conosciuti del XIX secolo. La sua melodia accattivante e il suo tema macabro hanno ispirato numerosi artisti, tra cui pittori, scultori e coreografi. Il brano è stato utilizzato anche in film e serie televisive, contribuendo a diffondere la sua fama al di là del mondo della musica classica.
Caratteristiche Musicali | Descrizione |
---|---|
Forma | Poema sinfonico (struttura libera) |
Chiave | Re minore |
Tempo | Moderato, Allegro |
Strumentazione | Orchestra completa, coro misto (facoltativo) |
Temi principali | Danza macabra, Dies Irae |
Conclusione:
La Danza Macabra di Camille Saint-Saëns è un capolavoro musicale che trascende i limiti del tempo. La sua capacità di evocare atmosfere cupe e suggestive la rende un’opera senza tempo, capace di affascinare ascoltatori di ogni generazione. Oltre ad essere una composizione musicale di grande valore, Danza Macabra rappresenta un importante esempio della sensibilità artistica del XIX secolo e della capacità della musica di esprimere temi profondi e universali.